Domenico Arcuri, il commissario straordinario del Sud delegato dal premier Giuseppe Conte per fronteggiare l'emergenza Coronavirus in Italia, ha assunto un nuovo importantissimo incarico che riguarda la ripartenza delle scuole dopo il lockdown a partire da settembre. Il Commissario all'emergenza calabrese, infatti, si occuperà anche delle forniture di gel, mascherine, "e ogni necessario bene strumentale, compresi gli arredi scolastici, utile a garantire l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2020-2021, nonché a contenere e contrastare l'eventuale emergenza nelle istituzioni scolastiche statali".
A prevederlo è una norma contenuta nella bozza del decreto Semplificazioni che dovrebbe essere confermata nel testo finale. Il commissario straordinario al Coronavirus potrà provvedere "nel limite delle risorse assegnate allo scopo con Delibera del Consiglio dei Ministri a valere sul Fondo emergenze nazionali" e può procedere subito all'affidamento dei contratti, senza aspettare l'affidamento dei fondi alla contabilità speciale.
Domenico Arcuri, 49 anni, è nato a Melito Porto Salvo, il Comune in provincia di Reggio Calabria situato nella parte occidentale del Sud che si affaccia verso la Sicilia. Nuovo supercommissario per la gestione della lotta al Covid-19 dal mese di marzo, il manager di origini calabresi ricopre il ruolo di amministratore delegato di Invitalia da 13 anni. Laureato in Economia e Commercio alla Luiss di Roma nel 1986 con una tesi sulla “Redditività economica e sociale degli investimenti pubblici nel Mezzogiorno”, successivamente ha lavorato all’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) nella Direzione pianificazione e controllo.
Dal 1991 al 2001 ha avuto ruoli di primaria importanza nella consulenza tecnologica dove in più occasioni è stato scelto come amministratore delegato. Come amministratore delegato di Invitalia ha realizzato il piano di rilancio e sviluppo dell’Agenzia che si occupa dei programmi di investimento delle Amministrazioni centrali e locali. Invitalia oggi gestisce le agevolazioni dello Stato per imprese e start-up, compresi i nuovi incentivi “Resto al Sud” e “Smart&Smart Italia”.