Troia, la città meridionale dal nome bizzarro, fondata da un mitico eroe

Al Sud esistono diversi comuni che possono vantare dei toponimi alquanto stravaganti. Uno di questi si trova in Puglia.

Infatti, in provincia di Foggia, sorge Troia, località di all'incirca 7000 abitanti alle pendici dei Monti della Daunia, nei pressi del Tavoliere delle Puglie.

Al di là di facili battute, nemmeno così divertenti, questo luogo vanta una storia che affonda le sue radici molto indietro nel tempo. Secondo alcuni, la sua fondazione è opera dell'eroe greco Diomende, il quale si stabilì nel Mezzogiorno d'Italia di ritorno dalla guerra che gli Achei avevano combattuto contro Troia (in Asia Minore).

Le sue origini risalirebbero, quindi, al XII-XI secolo a. C. Per quanto riguarda quelle storiche, ci sono teorie che la vorrebbero antecedente alle guerre puniche. Conosciuta come "Aika" (latinizzato in Aecae), si sviluppò in maniera notevole in età imperiale perché posta lungo la via Traiana. Con la scomparsa del dominio di Roma, fu più volte soggetta agli assalti dei pirati saraceni, per poi diventare roccaforte bizantina. Distrutta, rinasce con il nome attuale nel 1019. Ha ospitato 4 concili e 4 diversi Papi (1093 Urbano II, 1115 Pasquale II, 1120 Callisto II e 1127 Onorio II) e, nel corso dei secoli, ha sempre dimostrato un animo combattivo. Non a caso, è stata assediata da Enrico II e Federico I. Dopo la Spedizione dei Mille, insorse contro le autorità sabaude e fu teatro di fenomeni riconducibili al brigantaggio.

Ospita diversi luoghi di interesse archittetonico e culturale, tra cui la Concattedrale della Beata Vergine Assunta Maria in Cielo, la basilica di San Basilio Magno (forse di origine paleocristiana), la chiesa di San Vincenzo Martire (del X secolo, la più antica in città), la chiesa di San Francesco (esempio di arte barocca), il Palazzo Vescovile (con opere dei pittori Francesco Solimena e Parmigianino, in questo caso a lui attribuite), il Palazzo d'Avalos e il Palazzo Varo. Ha dato i natali ad Ettore de Pazzis (anche detto Miale da Troia), uno dei tredici cavalieri che presero parte alla Disfida di Barletta e al Presidente del Consiglio del Regno e Ministro dell'Interno Antonio Salandra. Il 19 marzo vi si celebra la festa di San Giuseppe, con la cerimonia del fuoco purificatore mentre il 17 luglio cadono "Le Santa Gesta", in onore dei Santi Patroni (Sant'Anastasio, Sant'Eleuterio, San Ponziano, San Secondino e Sant'Urbano). Ad agosto si svolge il festival del Teatro e la Settimana Medievale. Al suo nome è associato il vitigno a bacca nera, autoctono pugliese.