Coronavirus, al Sud la prima mascherina utilizzabile all'infinito che protegge tutti

E' partita ieri la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, che prevede una ripresa graduale ma controllata di alcune attività lavorative e soprattutto la possibilità per gli italiani di ricongiungersi con i propri cari. Sarà importante però, in questo periodo, non vanificare tutti gli sforzi fatti fino a qui, per cui bisogna continuare ad utilizzare tutte le precauzioni e le misure di sicurezza: distanziamento, guanti e mascherine.

Per quanto riguarda queste ultime, presto partirà la vendita nelle farmacie a prezzi molto contenuti (62 centesimi iva compresa) e la distribuzione gratuita per le fasce deboli della popolazione. In questi mesi, comunque, soprattutto al Sud, sono stati creati dispositivi di sicurezza innovativi, spesso "amici" dell'ambiente.

L'ultima creazione è made in Sicilia, dove un'azienda ha prodotto una mascherina 100% italiana, l'unica senza valvola che può proteggere chi la indossa e chi gli sta vicino (una FFP3 praticamente). Il filtro è a base di un particolare tessuto in polipropilene, che rappresenta lo standard più elevato disponibile sul mercato.

Il filtro è lavabile e sterilizzabile, per cui la mascherina può essere utilizzata all'infinito. Il filtro dura un mese, dopodiché va sostituito. Il dispositivo, quindi, non è usa e getta ma è riciclabile, per cui riduce il problema dello smaltimento di quelli monouso. Il materiale è in gomma termoplastica anallergica, con una vestibilità davvero particolare grazie alla sua elasticità.

Per quanto riguarda le certificazioni, questa mascherina ha una certificazione in deroga ed è in attesa della concessione che la classificherebbe come dispositivo medico. Essa, inoltre, è protetta da tre brevetti internazionali.

Un'altra importante e utile creazione meridionale. Ricordiamo, tra l'altro, che è stata proprio un'azienda del Sud ad ottenere per prima, in Italia, il riconoscimento europeo della certificazione CE che identifica i dispositivi di loro produzione come medici, in base alla direttiva CEE 93/42 Classe 1.