Il genio della comicità napoletana amato in tutto il mondo oggi avrebbe spento 67 candeline. Massimo Troisi nacque il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano ed è riconosciuto ancora adesso come uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano. È considerato da molti l'erede di Eduardo De Filippo e Totò ed è accostato dai critici internazionali anche a registi del calibro di Buster Keaton e a Woody Allen.
Il grande attore del Sud toccò l'apice del suo successo con il trio "La Smorfia" insieme ai suoi amici storici Lello Arena e Enzo Decaro. I buoni riscontri con il gruppo cabarettistico lo portò ad esordire al cinema con "Ricomincio da tre", film che decretò il suo trionfo come attore e regista.
Da questo momento Massimo si dedicò interamente al cinema e dall'inizio degli anni Ottanta recitò in dodici film conducendone quattro. Il suo stile senza uguali era inconfondibile e innegabile, caratterizzato da una capacità sia espressiva sia verbale attraverso cui riusciva con molta semplicità a ricoprire ruoli sia comici che riflessivi. Con l'attore partenopeo nacque una nuova tipologia napoletana di antieroe, vittima della società moderna, un personaggio che ancora oggi riflette le preoccupazioni e i dubbi delle nuove generazioni.
Malato di cuore fin da quando era un bambino, l'attore meridionale tanto apprezzato in tutto il mondo si spense il 4 giugno 1994 a Roma per un fatale attacco cardiaco. Il giorno prima della sua morte girò l'ultima scena de "Il postino", candidato qualche tempo dopo ai premi Oscar come migliore attore e per la miglior sceneggiatura non originale.
Non poteva mancare, dalla sua città natale San Giorgio a Cremano, un tributo alla sua stella. In memoria del grande artista Massimo Troisi la città del Sud celebrerà l'artista con una serie di eventi dal titolo "È nata una stella": l'iniziativa è partita dalle 9:00 con la tradizionale deposizione dei fiori sulla sua tomba nel cimitero del comune vesuviano con un programma che continuerà in sua memoria fino alle 18:30.